Il vicepresidente della V Commissione Sanità della Regione Campania, lonorevole Anna Petrone, ha visitato lospedale civile di Agropoli. Insieme al sindaco Franco Alfieri, al presidente del Consiglio comunale di Agropoli Agostino Abate e al sindaco di Torchiara Raffaello Gargano, ha incontrato i lavoratori ed ha accolto le istanze relative al futuro del presidio ospedaliero cittadino, in relazione al Piano Zuccatelli, ma anche alle più immediate esigenze di personale.«Noi non vogliamo ottenere privilegi ha detto il sindaco Franco Alfieri Lincontro con lonorevole Petrone è occasione importante per offrire elementi di conoscenza al fine di affrontare la problematica in maniera seria e rigorosa. Dobbiamo evitare la soppressione e la chiusura dellospedale civile dalla rete dellemergenza. Noi abbiamo come unico obiettivo la difesa del diritto alla salute. La politica non può abdicare, non può lasciare nelloblio con un ragionamento semplicemente economico la nostra struttura ospedaliera, che svolge un ruolo fondamentale grazie alla sua posizione strategica e al bacino di utenza che raggiunge picchi di 400 mila presenze nel periodo estivo. Non si può iniziare il risanamento dalle piccole strutture che sono vitali per i territori».
Il primo cittadino agropolese ha anche posto lattenzione e lanciato lallarme sulla carenza di personale che rischia già nei prossimi giorni di compromettere i servizi sanitari del nosocomio. «Il Piano Zuccatelli ad Agropoli è già attuato, fra qualche giorno rischiamo di parlare di chiusura di fatto dellospedale. Oggi la cronica carenza di personale rende impossibile garantire i servizi sanitari. Allonorevole Petrone, nella sua qualità di vicepresidente della Commissione regionale sanità, chiedo di attivarsi per salvaguardare lemergenza dellospedale civile».
«Ho accolto linvito ad essere presente ad Agropoli ha commentato il consigliere regionale Anna Petrone per raccogliere le esigenze dei territori da portare in Commissione Sanità da porre come base per le prossime decisioni, consapevoli che non si possono anteporre questioni economiche alla vita umana».